Cucciolandia

Spuppolandia

Akira

Ebbene, crescono!
Un mese di vita oggi, e stanno alla grande.
E’ stato un mese tosto in casa, anche perché i cuccioli (e Akira ovviamente) hanno bellamente espropriato Giovanni della camera e Lucky dalla casa.
Ma facciamo un passo indietro perché merita di essere raccontata bene questa avventura.

Ad inizio gennaio io e Gio andiamo in montagna, giretto tranquillo con i laupi, qualche ora di camminata e poi paninazzo e birretta in baita. Durante la meritata degustazione notiamo che Akira è sporca di sangue.. sembra una zampa ferita, il primo pensiero è “chissà quale modo si è inventata stavolta per farsi male sta disgraziata”.
Ma la ferita alla zampa è un graffio, il sangue viene dalla zona genitale.. sembrano perdite.
Troppo presto per un calore, l’ultimo era stato a settembre – ottobre e i cecoslovacchi vanno in calore una volta l’anno.. C’è da dire che Aki è sempre stata un po meno regolare di così, un calore ogni 8 mesi circa, ma dopo 3 è veramente troppo presto.
Di ritorno dalla montagna ci fermiamo dal veterinario, la zampa, ci dice, guarirà da sola, è veramente poco più di uno striscio, ma le perdite preoccupano un po’. Ci viene prospettato un calore isterico come possibilità migliore, altrimenti avvelenamento da veleno per topi (che causa emorraggie) o piometra.
La piometra, sono sincero, ha fatto paura anche a me.. la lupa di un mio caro amico è morta di piometra due anni fa, nel giro di due settimane.
Prendiamo appuntamento per il lunedì per fare ecografia, che però non si rivelerà determinante.. nel frattempo spendiamo un centino in farmacia per comprare vitamina K per entrambi i cani, è stato un trasferimento travagliato per i cani e non si sa mai che qualche vicino di casa se la sia presa..

Invece no, dopo qualche giorno appare evidente che non è veleno, si decide di continuare con gli antibiotici ad Akira e ripetere l’esame il venerdì, per capire meglio la situazione. Ci dicono che anche se fosse piometra sarebbe agli stadi iniziali per cui non c’è troppa urgenza.
Nel frattempo i cani fanno la solita vita, assieme 24 ore al giorno, tanto benissimo che vada non è un vero calore…..

Dicevano…

E invece.. giovedì mattina mi alzo per aprirli dal box e li trovo bellamente “incastrati”. 10 madonne filate,  ma sollievo perché evidentemente non è una piometra.
Mando un messaggio nel gruppo della casa “Raga tranquilli Akira sta bene, Ghost ha scoperto cosa aveva.. “, risate generali..
Però la sera a cena ci siamo guardati in faccia per capire cosa fare..
Bella la notizia, ma siamo ancora accampati nella nuova casa, non siamo esperti di cucciolate, Ghost è ancora giovane (e devo dirvi che la speranza che avesse sparato a salve l’ho avuta per qualche giorno).

Fatto sta che i giorni passano, decidiamo che se fosse stata incinta avremmo fatto tutto il possibile per allevare dei cuccioli degni dei genitori… però deve passare almeno un mese per l’ecografia, per capire qualcosa.. e a dire il vero tiriamo un po lungo perchè Akira sembrava in ottima forma e non dava segni di gravidanza.
Non che noi fossimo proprio falchi a leggere i segnali eh..

Il primo di marzo qui nevica. Qualche centimetro di neve, niente di biblico, ma il giardino imbiancato è uno spettacolo. Giovanni mi chiama e mi dice che vuole fare foto ai laupi in pausa pranzo, ovviamente io lo raggiungo.
Il gioco è semplice, loro sono voraci di wurstel, io glieli lancio in giro per il giardino e Gio scatta a raffica.
Divertente, ma i cecoslovacchi sono maestri nel non stare fermi neanche mezzo secondo, così per divertirci iniziamo a lanciare in aria i bocconcini, magari esce qualche foto acrobatica.
E qui c’è stata la svolta. Ghost salta oltre due metri per prendere al volo i bocconi, Akira (che di solito è molto più vorace) a malapena stacca le zampe da terra.. sembra un po appesantita.. mi passano di fianco uno dietro l’altro e.. cavolo.. Akira è più grossa di Ghost! O sta per esplodere o è incinta per forza!
Altro giro dal vet, responso inequivocabile: 8 cuccioli, almeno. Shock.

Tra l’altro la notizia è ancora più forte: “guardate ragazzi che qui non manca molto, sono già grandicelli…”. Come non manca molto? Facciamo due conti sulle date, potrebbero mancare 10 giorni (in realtà alla fine saranno quasi il doppio, non mancava così tanto).
Panico da preparazione ovviamente. Dove li mettiamo? Dove li teniamo? Cosa dobbiamo preparare? Mille domande.
I problemi principali sono la temperatura e il difficile rapporto di Akira con Lucky.
La temperatura è una preoccupazione perché ovviamente i cuccioli appena nati non hanno termoregolazione, e fuori fa ancora abbastanza freddo, per cui dobbiamo tenerli al caldo.
Lucky invece è il terzo cane che vive con noi, incrocio cane corso con qualcosa di ignoto, maschio, di nove anni, che, incredibilmente, va decentemente d’accordo con Ghost (tra maschi, dimmi te…) ma assolutamente non gestibile con Akira. Abbiamo già rischiato alcune volte lo scontro, per fortuna senza conseguenze. Al momento Lucky vive in casa, dorme 18 ore al giorno e detesta andare giù in giardino.
Non è lui ovviamente il problema, lui è un cane splendido, ma per tenere Akira e i cuccioli in casa con noi (e al caldo) dobbiamo capire come gestire Lucky.

Ve la faccio molto corta perché ci sono state giornate e giornate di discussioni su dove far nascere i cuccioli, alla fine si decide (quasi in extremis, perché la temperatura cala di nuovo bruscamente) di adibire la camera di Gio a tana, togliendo materasso e rete, e facendo una cassa parto con la struttura del letto.
Finiamo di tappezzare di cartoni la stanza e la sera stessa Akira da segni di prossimità… Non tocca cibo, è agitata, scava… ci siamo!

E’ la sera del 19 marzo, noi quattro coinquilini e Akira siamo nella tana nuova di zecca, ad aspettare l’evento.. in famiglia..

to be continued..