Dunque, dove eravamo? Ah già arriva la mail di Daniela che mi conferma il mio cucciolo di cane da lupo cecoslovacco.. (prima parte qui)
Emozioni a non finire, ad ampio spettro diciamo.. si va dalla felicità, all’ansia, alla preoccupazione, all’eccitazione, e chi più ne ha più ne metta.
Preoccupazione perché ovviamente non ho mai avuto nessun cane, ed iniziare con un cecoslovacco è come fare la prima lezione di volo su un F22 Raptor armato.. non proprio una passeggiatina rilassante. In più chi mi conosce sa che ho qualche leggero problemino a prendere le cose sottogamba, per me una cosa la fai fatta bene e fino in fondo, altrimenti lascia perdere.
Ansia perché c’erano una marea di cose da fare, trovare la casa in primis.
Devo dire che in realtà la parte casa mi è andata molto bene.. ho trovato quasi subito un appartamento al piano terra, a 5 minuti da dove lavoro, con 100mq di giadino privato (non è un parco, lo so, ma il minimo sindacabile per non dover uscire ogni volta che deve far pipì) e, udite udite, a 30 metri dall’unica area cani del paese.
Si si lo so, vi vedo che commentate l’area cani.. non è un posto ideale, ci sono cani di tutti i tipi e non sai mai cosa trovi, proprietari seri e altri cazzoni.. tutte ragioni assolutamente coerenti (e vere), ma a me per quasi un anno ha dato una grossa mano.
Comunque oltre alla casa c’è il box da approntare, per quando non potrò essere a casa, e i prezzi in giro per box “a prova di cecoslovacco” non è che siano proprio economici.
Eccitazione e felicità mi sembrano scontate, ma invece per me non lo erano.. ero veramente su di giri.
Ovviamente non resisto per due interi mesi senza andare a vedere il cucciolo, quindi il 26 Novembre prendo su la macchina e vado in allevamento a vedermi i cuccioli..
Io non sono proprio un tipo da colpo di fulmine, quindi non mi aspetto che il cucciolo mi veda e si innamori di me perdutamente e quindi sceglierò lui..
In effetti non c’è niente da scegliere, è ancora presto… quindi vado giù, mi vedo queste meraviglie e mi godo la giornata in mezzo al branco.
Un ringraziamento speciale si merita la mia cara amica Agnese, che mi ha sempre supportato (e decisamente anche sopportato) quando ho deciso di prendere il cane, e che si è fatta 6 ore di macchina in giornata con me per accompagnarmi a vedere il cucciolo.
Decidiamo la data del ritiro (oh lo so ragazzi, è brutto, sembra un pacco, se vi viene in mente un termine migliore ditemelo e lo cambio..), 17 Dicembre.
Faccio il viaggio con mia sorella Francesca e il suo fidanzato Sebastiano, perché ho avuto la grande idea (lo so è difficile rendere il sarcasmo solo scrivendo, ma immaginatelo) di fare il ritorno con il cucciolo nei sedili dietro della macchina e io li con lui. Mia sorella serviva per supporto morale in realtà, l’unico che mi serviva era appunto Seba per guidare la mia macchina. Non è che non mi fidassi di mia sorella eh.. non sia mai… ma c’è sempre quel discorso del prevenire che è meglio del curare..
Il ritorno è abbastanza traumatico per Ghost, povera creatura.
Ovviamente.
Primo viaggio lungo in macchina, con gente che non conosce, senza il resto del suo branco.. sembrava un pulcino bagnato e abbastanza spaventato.
Ovviamente.
E’ durato così… diciamo… tre giorni.
Ovviamente.
Sono stato abbastanza fortunato perché sono riuscito a prendermi la settimana prima di natale di ferie, oltre alle due canoniche, quindi sono stato tre settimane praticamente sempre con lui. Non è stato semplice fare amicizia eh, i primi giorni sembrava un tantino bipolare.. a momenti coccoloso sul divano, altri momenti sotto al letto da solo. Chissà cosa gli è passato per la testa in quei giorni.. mi faceva sempre un sacco pena.
Però, in fondo in fondo, mi voleva già bene